Francesco Galeotti era nato a Cortona, in provincia di
Arezzo, il 20 gennaio 1889. Era un fervente antifascista, politico combattivo,
ma era anche un uomo gioviale, sempre di buon umore, amante dell’allegria,
della buona tavola e della compagnia. Indomito
sindacalista, organizzatore e uomo di azione, "vigilato" dal
Ministero dell'Interno fin dal febbraio 1913, era stato segnalato come “anarchico
pericoloso”, in quanto ritenuto uno dei più "riottosi e turbolenti" rappresentanti della categoria dei tipografi, cui
apparteneva e verrà arrestato dalla Polizia l'11 agosto 1913 durante i tumulti
verificatisi in occasione dello sciopero di solidarietà per i metallurgici di
Milano e, ancora una volta, il 27 marzo del
1914 in occasione dello sciopero generale per la "questione
ospedaliera".
Membro
del "Comitato Direttivo dell'Azione Diretta" riunitosi per la prima
volta a Roma il 16 settembre 1914, Segretario del Sindacato Metallurgico di
Roma e componente del Direttivo della Camera del Lavoro nel 1915, verrà
nuovamente arrestato il 10 aprile del 1919 a seguito del divieto governativo
dei Comizi indetti in occasione della Commemorazione della Settimana Rossa di
Berlino.