La Provincia di Arezzo, nel suo progetto di "Museo virtuale", ha collocato Francesco Galeotti tra i "VIGILATI DALLA POLIZIA" e i "PATRIOTI", affinché ne venga conservata la memoria http://memoria.provincia.ar.it/protagonisti/scheda_perseguitato.asp?idperseguitato=579&vars=M

QUESTE PAGINE SONO DEDICATE A MIO PADRE, SIRIO GALEOTTI, CHE MAI DIMENTICO’.

Progetto Eutanasia

L' "Aktion_T4”, uno dei principali strumenti di controllo della razza, è stato il primo esempio di uccisione di massa, sistematicamente eseguita dal regime nazista, che prevedeva la riqualificazione della società tedesca attraverso l'eliminazione fisica degli individui di «tipo B», i disabili fisici e mentali, e la sterilizzazione di persone affette da malattie genetiche inguaribili o da gravi malformazioni fisiche. Il progetto trae ispirazione da libro, pubblicato nel 1920, intitolato “L’autorizzazione all’eliminazione delle vite non più degne di essere vissute”, del psichiatra A. Hoche e del giurista K. Binding.
Il nome del progetto nazista “T4”, deriva dall’abbreviazione della zona di Berlino che ospitava il quartier generale dalla “Gemeinnützige Stiftung für Heil und Anstaltspflege”, l'Ente pubblico per la salute e l'assistenza sociale: "Tiergartenstrasse 4". Il 18 agosto 1939 la Direzione Sanitaria del Reich emanò un provvedimento segreto noto con la sigla "IV-B 3088/39-1079 Mi": il progetto inizialmente era rivolto ai bambini affetti da gravi tare fisiche o psichiche che, ricevuto il consenso inconsapevole dei genitori, venivano ricoverati presso i centri di Brandenburg, Eichberg, Eglfing, Kalmenhof e Steinhof e solitamente uccisi con un’iniezione di scopolamina o lasciati progressivamente morire di fame, per essere poi sezionati e studiati. L’avvio ufficiale della campagna eugenetica daterà 1° settembre 1939, con un ordine scritto di Adolf Hitler che recitava: "Il Reichsleiter Bouhler e il dottor Brandt sono incaricati, sotto la propria responsabilità, di estendere le competenze di alcuni medici da loro nominati, autorizzandoli a concedere la morte per grazia ai malati considerati incurabili secondo l’umano giudizio, previa valutazione critica del loro stato di malattia". La definizione di “malati incurabili”, lasciava ampia discrezionalità dei medici. Nell’ambito dell’attuazione del programma “T4” si stima siano state soppresse tra le 60.000 e le 100.000 persone, classificate come "indegne di vivere" e assassinate in camere a gas, camuffate come locali da bagno, per mezzo di monossido di carbonio emesso da bombole di gas: l'uccisione di disabili proseguirà anche oltre la fine ufficiale dell'operazione, portando il numero totale delle vittime a circa 200.000 unità.

I CENTRI DELL'EUTANASIA
Verranno istituiti progressivamente sei centri di Eutanasia, principalmente in ospedali psichiatrici: Brandenburg vicino Berlino (Gennaio 1940 - Settembre 1940); Grafeneck presso Stoccarda (Gennaio 1940 - Dicembre 1940); Sonnenstein/Pirna vicino Dresda (Aprile 1940 - Agosto 1943); Bernburg presso Magdeburgo (Settembre 1940 - Aprile 1943); Hadamar vicino Coblenza (Gennaio 1941 - Agosto 1941) e Hartheim nei pressi di Linz in Austria (Gennaio 1940 - Dicembre 1944).

FINE DELL’“AKTION_T4” E AVVIO DELL'“AKTION 14F13”
Divenuta di dominio pubblico la Aktion T4 verrà duramente osteggiata dalla Chiesa, soprattutto attraverso le parole – pronunciate il 3 agosto 1941 - da monsignor Clemens August Von Galen, arcivescovo di Münster, che denuncerà lo Stato nazista come responsabile delle uccisioni. Hitler tentò di isolare Von Galen, molto popolare tra i fedeli, ma per evitare sommosse decise di sospendere ufficialmente l’Aktion T4 che proseguirà con un’operazione ancora più cruenta e segreta: l’“Aktion 14F13”.