La Provincia di Arezzo, nel suo progetto di "Museo virtuale", ha collocato Francesco Galeotti tra i "VIGILATI DALLA POLIZIA" e i "PATRIOTI", affinché ne venga conservata la memoria http://memoria.provincia.ar.it/protagonisti/scheda_perseguitato.asp?idperseguitato=579&vars=M

QUESTE PAGINE SONO DEDICATE A MIO PADRE, SIRIO GALEOTTI, CHE MAI DIMENTICO’.

L'omaggio di un artista a Francesco Galeotti




   Alessandro Gorla, designer e scenografo di Roma, ha voluto realizzare un murales/intervento durante l’edizione 2013 di “ARTINDIPENDENTI”, ecofesta che promuove la cultura come bene collettivo, accessibile e sostenibile, tenutasi dal 14 giugno al 14 luglio 2013 negli spazi dell'ExSnia in via Prenestina 175 a Roma.
   L’artista nella sua ricerca sulla storia del territorio ha incontrato la figura di Francesco Galeotti e ne ha voluto onorare la memoria, contribuendo a mantenere vivo il ricordo suo e di tanti altri che, come lui, ci hanno lasciato un bagaglio di ricchezza con il loro sacrificio.
   Il progetto di Alessandro Gorla ha preso il via nel dipingere di bianco una casetta diroccata che si trova all'interno del Parco, facendo emergere i numeri che contraddistinguono la storia di Francesco Galeotti: la data della deportazione, la sua matricola da prigioniero e il numero del treno merci partito dallo Scalo Tiburtino con il suo carico di dolore.
   Con la tappezzeria strappata ha inteso rappresentare la forza del ricordo che fuoriesce dalla parete, a significare la “smemoratezza” della borghesia e del moderno sistema sociale, spesso dimentico che gli agi e le comodità acquisite, derivano dal sacrificio di uomini che hanno lottato con tutte le loro forze per un ideale.
   Su un lato l'artista ha voluto riscrivere a macchina il "Mattinale della Questura di Roma": un chiaro riferimento al lavoro di tipografo di Francesco Galeotti.